Natural speed please. I will be performing this in a few weeks in Italy, and am especially interested in understanding the the accented syllables/words.
Il Conte ieri
perché trovommi sol con Barbarina,
il congedo mi diede;
e se la Contessina,
la mia bella comare,
grazia non m'intercede, io vado via,
io non ti vedo più, Susanna mia!
Ah, che troppo rispetto ella m'ispira!
Felice te, che puoi
vederla quando vuoi,
che la vesti il mattino,
che la sera la spogli, che le metti
gli spilloni, i merletti...
Ah, se in tuo loco...
Cos'hai lì?- Dimmi un poco...
Deh, dammelo sorella,
dammelo per pietà!
O caro, o bello, o fortunato nastro!
Io non te'l renderò che colla vita!
Eh via, sta cheta!
In ricompensa poi
questa mia canzonetta io ti vo' dare.
Leggila alla padrona,
leggila tu medesma;
leggila a Barbarina, a Marcellina;
leggila ad ogni donna del palazzo!
Non so più cosa son, cosa faccio,
or di foco, ora sono di ghiaccio,
ogni donna cangiar di colore,
ogni donna mi fa palpitar.
Solo ai nomi d'amor, di diletto,
mi si turba, mi s'altera il petto
e a parlare mi sforza d'amore
un desio ch'io non posso spiegar.
Parlo d'amor vegliando,
parlo d'amor sognando,
all'acque, all'ombre, ai monti,
ai fiori, all'erbe, ai fonti,
all'eco, all'aria, ai venti,
che il suon de' vani accenti
portano via con sé.
E se non ho chi mi oda,
parlo d'amor con me.
Ah, non chiamarmi
con nome sì fatale! Ei mi rammenta
che abbandonar degg'io
comare tanto buona ...
Ah sì ... certo ...
Io sono sì tremante ...
ma se madama vuole ...
Voi che sapete
che cosa è amor,
donne, vedete
s'io l'ho nel cor.
Quello ch'io provo
vi ridirò,
è per me nuovo,
capir nol so.
Sento un affetto
pien di desir,
ch'ora è diletto,
ch'ora è martir.
Gelo e poi sento
l'alma avvampar,
e in un momento
torno a gelar.
Ricerco un bene
fuori di me,
non so chi'l tiene,
non so cos'è.
Sospiro e gemo
senza voler,
palpito e tremo
senza saper.
Non trovo pace
notte né dì,
ma pur mi piace
languir così.
Voi che sapete
che cosa è amor,
donne, vedete
s'io l'ho nel cor.
Tutto mi disse.
La patente.
L'ebbi or da Basilio.
Quel sangue ... io non so come ...
poco pria sdrucciolando ...
in un sasso... la pelle io mi graffiai...
e la piaga col nastro io mi fasciai.
Ah, più presto m'avria quello guarito!
Allor che un nastro...
legò la chioma... ovver toccò la pelle...
d'oggetto...
Madama scherza; ed io frattanto parto..
Oh, me infelice!
Oh ciel! Perché morir non lice!
Forse vicino all'ultimo momento...
questa bocca oseria!
Dopo quel ch'è successo, il suo furore...
non trovo altro consiglio!
Oimè, che scena orribile!
Che gran fatalità!
Le porte son serrate,
che mai, che mai sarà!
Qui perdersi non giova.
Veggiamo un po' qui fuori.
Dà proprio nel giardino.
Un vaso o due di fiori,
più mal non avverrà.
Lasciami, pria di nuocerle
nel fuoco volerei.
Abbraccio te per lei -
addio, così si fa.
Sorry for the two mistakes at the end, but the text is very long and it's not modern Italian...