Si ricapitola, si riassume in questa parola: amarsi. Però c'è una cosa da dire: che il tempo passa, ed il problema fondamentale dell'umanità da 2000 anni è rimasto lo stesso: AMARSI. Solo che ora è diventato più urgente, molto più urgente. E quando oggi sentiamo ancora ripetere che dobbiamo amarci l'un l'altro sappiamo che ormai non ci rimane molto tempo. Ci dobbiamo affrettare. Affrettiamoci ad amare. Noi amiamo sempre troppo poco e troppo tardi. Affrettiamoci ad amare. Perché al tramonto della vita saremo giudicati sull'amore. Perché non esiste amore sprecato e perché non esiste un'emozione più grande di sentire, quando siamo innamorati, che la nostra vita dipende totalmente da un'altra persona, che non bastiamo a noi stessi. E perché tutte le cose, ma anche quelle inanimate, come le montagne, i mari, le strade - ma di più, di più! - il cielo, il vento - di più - le stelle - di più! - le città, i fiumi, le pietre, i palazzi: tutte queste cose, che di per sé sono vuote, indifferenti, improvvisamente quando le guardiamo si caricano di significato umano e ci affascinano, ci commuovono. Perché? Perché contengono un presentimento d'amore, anche le cose inanimate. Perché il fasciame di tutta la creazione è amore. E perché l'amore combacia col significato di tutte le cose: la felicità. Sì, la felicità! A proposito di felicità, cercatela! Tutti i giorni, continuamente! Anzi, chiunque mi ascolti ora si metta in cerca della felicità ora! In questo momento stesso, perché è lì, ce l'avete, ce l'abbiamo! Perché l'hanno data a tutti noi. Ce l'hanno data in dono quando eravamo piccoli, ce l'hanno data in regalo, in dote. Ed era un regalo così bello che l'abbiamo nascosto, come fanno i cani con l'osso, quando lo nascondono. E molti di noi l'hanno nascosto così bene che non si ricordano dove l'hanno messo, ma ce l'abbiamo, ce l'avete! Guardate in tutti i ripostigli, gli scaffali, gli scomparti della vostra anima. Buttate tutto all'aria, i cassetti, i comodini che c'avete dentro. Vedrete che esce fuori! C'è la felicità, provate a voltarvi di scatto, magari la pigliate di sorpresa, ma è lì! Dobbiamo pensarci sempre, alla felicità. E anche se lei qualche volta si dimentica di noi, noi non ci dobbiamo mai dimenticare di lei, fino all'ultimo giorno della nostra vita. E non dobbiamo avere paura nemmeno della morte. Guardate che è più rischioso nascere che morire! Non bisogna aver paura di morire, ma di non cominciare mai a vivere davvero. Saltate dentro all'esistenza ora, qui. Perché se non trovate niente ora non troverete niente mai più. è qui l'eternità, dobbiamo dire sì alla vita, dobbiamo dire un sì talmente pieno alla vita che sia capace di arginare tutti i no. Perché alla fine di queste due serate insieme abbiamo capito che non sappiamo niente, e che non ci si capisce niente. E si capisce solo che c'è un gran mistero, e che bisogna prenderlo com'è e lasciarlo stare, e che la cosa che fa più impressione al mondo è la vita che va avanti, e non si capisce come faccia. Ma come fa? Ma come fa a resistere? Ma come fa a durare così? è un altro mistero e nessuno l'ha mai capito, perché la vita è molto più di quello che possiamo capire noi, per questo resiste. Se la vita fosse solo quello che capiamo noi sarebbe finita da tanto, tanto tempo. E noi lo sentiamo: lo sentiamo che da un momento all'altro ci potrebbe capitare qualcosa di infinito! E allora ad ognuno di noi non rimane che una cosa da fare: inchinarsi.