-Bene, siamo quasi arrivati.
-Professor Corallo, siamo arrivati a destinazione!
-Professor Corallo! Attento!
-Attento! Attento, professore!
-Ma cosa fa, professor Corallo?!
-Papà! Papà!
-Papà è sempre incredibilmente distratto quando è concentrato nelle sue ricerche.
-Papà, siamo arrivati finalmente.
-Non capisco, qui siamo nell'Antartide.
-Ma non ci ha detto lei che l'Antartide era la nostra destinazione?
-Ma io sono un archeologo, cosa volete che ci faccia in un posto che è tutto ghiaccio, acqua e neve?
-Non ricordi? Sei stato tu a dirci di puntare verso sud.
-Ma non intendevo tanto a sud.
-Ohh...
-Sono molti anni che il professor Corallo tenta di localizzare il perduto continente di Atlantide.
-Mayday, mayday, chiamata dal cargo Paloma! La nostra posizione è sei tre punto tre zero latitudine, uno due otto punto due otto longitudine!
-Non capisco perché tanti naufragi in questa zona.
-Vuol dire che c'è stato un altro naufragio?
-Capitano! Capitano! Ho appena intercettato una chiamata di aiuto!
-Non perdiamo tempo, muoviamo a tutta forza in loro soccorso!
-Ma capitano, tutto ciò ritarderà le mie ricerche!
-A me sembra più urgente salvare quella nave in difficoltà.
-Ah, beh...
-Papà!
-È la quarta nave, oggi. Motori avanti tutta, fari avanti tutta!
-Ma cosa sta succedendo laggiù?
-Ohh, un mostro marino!
-Che dice, capitano? Un mostro?
-Oh, cielo! Mai visto niente di simile in vita mia!
-Non preoccuparti, papà, vedrai che non ci succederà niente.
-Ahh! Si salvi chi può!
-Aiuto!
-Barconista, lancia subito l'SOS!
-Il mondo è mio! Questa mia nuova e terribile macchina funziona molto bene. Con essa riuscirò a conquistare il mondo!
-Attenzione, attenzione, chiamata per il dottor Zero!
-Eccomi, che succede? Qualcosa non va?
-Le dita del pugno atomico che abbiamo provato finora funzionano perfettamente, chiediamo il permesso di sperimentare il pollice su questa nave.
-Sciocchezze! Stiamo sprecando tempo per quella barchetta arrugginita, non ne vale la pena.
-Tutti dovranno rendersi conto che sono il più grande scienziato del mondo. Nient'altro da riferire?
-Abbiamo visto una specie di uovo galleggiare a circa mille chilometri dalla sua posizione, dottor Zero.
-Sciocchezze! Piuttosto liberatevi alla svelta di quella nave, capito?!
-Sissignore!
-Un uovo gigante in mare... quegli stupidi devono aver avuto un'allucinazione.
-IL MONDO È MIO!
-In realtà, quello che gli uomini del dottor Zero hanno scambiato per un uovo gigante è l'Iperdisco, recentissima invenzione del dottor Steele.
-Quanto manca per arrivare nella zona da cui è giunto l'SOS?
-Ci siamo quasi, dottor Steele, mancano pochi minuti.
-Dopo aver salvato i sopravvissuti ritorneremo subito alla base.
-Scommetto che non vede l'ora di ritornare alla base per riabbracciare suo figlio Terry.
-Sì, sì, ma dobbiamo sbrigarci anche perché non abbiamo abbastanza acqua per il raffreddamento dei motori.
-Capisco, dottor Steele, ma sono convinto che il suo Iperdisco può funzionare sempre, in ogni condizione, e fare qualunque cosa lei voglia.
-Non riesco a capire perché Gaby stia tanto a lungo sottocoperta.
-Ho una fame terribile.
-Ma possibile che non ci sia niente da mettere sotto i denti?
-Acqua? E va bene, in mancanza di meglio mi accontenterò dell'acqua.
-Qui dice di risparmiarla, però.
-Un momento, dovrebbe esserci una cassa di minestre liofilizzate! Me ne preparerò una.
-Terry?
-Non dirlo a nessuno che sono qui, Gaby. Non mi sarei perso il viaggio inaugurale per nessuna ragione.
-Ma non posso non dirlo a tuo padre!
-Non preoccuparti, Gaby, non darò fastidio a nessuno!
-Allora dirò a tuo padre che ci sei ma che non darai fastidio. Devo farlo, Terry...
-No, aspetta, Gaby! Non dirglielo, guarda qua.
-Ehi, ma quello è cioccolato!
- È tua, se non dici niente, va bene?
-Gaby! Vieni qui!
-Ecco! Arrivo!
-Ecco! A-arrivo!
-Terribile, non abbiamo fatto in tempo, purtroppo.
-Eppure abbiamo viaggiato a tutta velocità, dottor Steele.
-Questa faccenda non mi convince neanche un poco.
-Scusi il ritardo, dottor Steele, ma le stavo preparando il suo solito bicchiere di iper-vitamine.
-Uhm... non capisco, nessuna nave può affondare così rapidamente.
-Ma il suo bicchiere di iper-vitamine...
-Ora ho da fare, Gaby. Bevilo tu.
-Bene, certo.
-Un momento!
-Bambina mia, quello che hai sotto il braccio è il mio libro dei geroglifici; non perderlo, qualunque cosa accada continua la mia opera.
-Gaby, metti subito a mare un battello di salvataggio.
-Bene, dottore.
-Quale sarà di tutti questi pulsanti?
-Oh, tanto sono tutti uguali! Ambarabà ciccì coccò...
-Cosa sono quei segnali?
-Ma che stai combinando, Gaby?! Non è quello il pulsante giusto! Quello serve per i razzi di segnalazione. Ti faccio vedere io...
-Uh, mi scusi dottore.
-Ma che ci fai qui, Terry?!
-Non sei troppo in collera con me, è vero, papà? Dopotutto posso esserti d'aiuto più io che Gaby.
-Tutto a posto in quella scialuppa di salvataggio, Terry?
-Tutto a posto, lascia fare a me.
-Vorrei proprio sapere chi è quella gente. Pugno gigante, qui dottor Zero. Preparatevi per un'altra missione.
-Terry, premi il pulsante esattamente alla fine del conteggio alla rovescia. Quattro, tre, due, uno, via!
-Fatto.
-Oh! Aiuto, aiuto! Qualcuno mi aiuti!
-Presto, Terry! Tira la leva alla tua sinistra, presto!
-Bene!
-Svelto, Terry! Scappa, svelto! Svelto, Terry, scappa!
-Oh! La scialuppa di salvataggio non resisterà a quel trattamento!
-Dottore, chiedo aiuto con i razzi di segnalazione?
-Non c'è tempo, Gaby, andiamogli incontro! A tutta velocità!
-Recuperiamo la scialuppa!
-Bene!
-Ragazzi, ce l'abbiamo fatta!
-Sala controllo, la scialuppa è entrata incolume nell'Iperdisco?
-Sissignore, è incolume.
-Ottimamente.
-Gaby, questa storia non è ancora finita. Vai sottocoperta e restaci.
-Va bene.
-E ora seminiamo quella misteriosa mano d'acciaio. Decolliamo!
-E così se la sono cavata. Ma li annienterò, prima o poi! LO GIURO!
-Sei stato bravo, Terry. Hai davvero fatto un ottimo lavoro.
-Grazie, papà. Ma cos'era quel terribile mostro?
-Non lo so esattamente, ma sono certo che non era un mostro.
-E se non era un mostro, che cosa poteva essere, papà?
-Te lo ripeto, Terry. A me è sembrato una macchina costruita dall'uomo.
-E a chi può servire una macchina del genere?
-Tuo padre pensa che sia una terribile arma. Non è vero, dottor Steel?
-Infatti. E sono anche convinto che ci sia qualcuno al suo interno a comandarla o che sia teleguidata.
-Però non capisco perché abbiano fatto affondare quelle navi.
-Terry, se fossi tu a dover decidere, cosa faresti in questo caso?
-Prima troverei il responsabile e poi...
-E poi lo distruggeresti.
-Eh?
-Dovete aiutarmi a distruggere le persone che hanno ucciso mio padre.
-Si chiama Maria Corallo, è italiana.
-Maria?
-E io sono il dottor Steele, e questo è mio figlio Terry. Gaby già lo conosci. Tu come stai?
-Sto bene, grazie per avermi salvata.
-E cosa ci faceva una bambina come te nell'Oceano Antartico?
-Mio padre era un archeologo, stava cercando il perduto continente di Atlantide, e io lo accompagnavo, come al solito.
-Atlantide nell'Oceano Antartico?
-Sì, aveva dato delle istruzioni sbagliate al comandante della nave ed eravamo finiti troppo a sud, poi venne quel mostro terribile e...