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Chodarth
Complete / 1199 Words
by Italboy87 0:00 - 7:54

Stefano, finalmente, Stefano Marazzi, è un..., ve lo presento, mh, per chi non lo conoscesse, ma non credo, ché sono anni ormai che è nel...

Ormai siamo vecchietti.

Siamo vecchietti eh. E anch'io me ne sono accorto, gli anni passano.

Andiamo per i 40.

Pensa noi siamo... Qui dietro abbiamo un poster che però abbiamo sfruttato anche lo scorso anno. O meglio, sto sfruttando quest'anno per i dieci anni, adesso sono 11 anni di PlanetDrum.

Che non è poco.

N..non sono pochi, ci stiamo invecchiando con..., in questo gioco della musica.

Vabbè, però nella maniera giusta, quindi sempre suonando, e sempre...

Costruttiva.

Esatto.

Senti Stefano, siamo qui... Batterika, questo è il terzo anno che tu (sì) comunque come, eh..., docente dell'Ottava, della scuola di musica L'Ottava di Mirella Murri, hai vissuto tutte quelle edizioni molto intensamente (sì). E quindi ti puoi rendere conto di quella che è stata l'evoluzione. Quest'anno mi sembra, a me sembra che sia...

È un piacere vedere che è sempre in crescita (sempre in crescita) questa manifestazione e piano piano sta diventando a quello che vedo io, la più importante che c'è in Italia. Questo grazie al lavoro, che fate voi sicuramente, di divulgazione, che fa Mirella, con Lucrezio, e tutte le ditte che sono qui e...(è vero), e supportano questa iniziativa importante per i batteristi.

È vero, un grande merito anche a loro, che credono in questo progetto, che per quanto sia alla terza edizione è comunque nuovo. Tre anni non sono... non sono molti.

È nuovo, ma è comunque molto seguito già.

L'impegno loro infatti e l'organizzazione è stato profuso e comunque importante. La location.. è la terza location, in tre anni, che cambiano. Abbiamo avuto un feedback finora abbastanza positivo da parte di tutti. Il ... diciamo il giusto compromesso rispetto ai due anni precedenti. E... sia per quanto riguarda la bellezza della location in se stessa, dei palchi. Tu hai avuto modo già di suonare (sì). Hai fatto una demo.

Ho fatto una demo principalmente a scopo didattico, per far vedere un pochino i corsi e la mia metodologia di insegnamento, che è molto legata al mettere in pratica quello che si studia. Quindi non studiare in maniera meccanica, bensì farlo in maniera musicale e già da subito indirizzato a quello che è il mondo del lavoro. Anche perché oggigiorno come saprete tutti purtroppo il lavoro è in diminuzione, e quindi bisogna essere preparati fin da quando si studia, facendo dei lavori di simulazione o facendo degli studi già su delle basi o dei loop che poi comunque sono quelli che ci troviamo di fronte quando dobbiamo lavorare.

È verissimo.

Ahm... Mi piace molto vedere il fatto, insomma, far studiare ai ragazzi un po' tutti i generi musicali, e appunto prepararli alla pratica, alla pratica del lavoro. Come saprete oggi è un po' spietata, nel senso che si va, si fa quello che si deve fare nel minor tempo possibile. Quindi battiamo molto su queste cose qui.

E tu infatti sei, sei stato, sei principalmente un insegnante che hai avuto delle importanti collaborazioni. Anzi se ce ne vuoi parlare, magari qual è stata quella che un pochino più ti ha entusiasmato.

Guarda fondamentalmente ho avuto il piacere di suonare con grandi artisti, mi è capitato di suonare con Pino Daniele, di accompagnare un po’ tutti quelli che sono gli artisti, in quanto ho fatto un po’ di trasmissioni televisive, del lavoro in teatro, m’è capitato Renato Zero, Biagio Antonacci, un sacco di questi personaggi.

Abbiamo letto sul tuo curriculum.

E…

Ogni tanto ci saluta qualche musicista che passa.

Ovviamente è una bella emozione, perché suonare “Mille giorni di te e di me” e avere la voce di Baglioni in cuffia…

E non è un disco.

E ti fa, ti fa tremare, nel senso positivo. Però c’è da dire che la parte didattica a me preme molto e da ex allievo indisciplinato per me è importante disciplinare i ragazzi in un discorso di studio costruttivo. E pratico, come ti dicevo prima. Quindi già finalizzato a fare quelle cose lì, senza troppi fronzoli diciamo.

Qual è il progetto su cui stai lavorando adesso, che è un po’ il sogno nel cassetto?

Beh, il sogno nel cassetto… Più che altro sto facendo dei pezzi miei, sto facendo… vorrei fare un disco appena possibile con un po’ d’amici. Per adesso sto finendo il tour con Fiordaliso. Infatti adesso vado a fare l’ultima data del tour di questa estate e andiamo avanti insomma. Conto molto sulla didattica, quindi sto promulgando i due libri che ho scritto, che mi sono autoprodotto tra l’altro, e andiamo avanti così, sempre in maniera costruttiva, sempre…

Vogliamo parlarne allora parliamo di questi due libri, se sono tuoi prodotti, merito…

Mah, sono dei libri abbastanza semplici. Si tratta di lettura, perché come saprete oggigiorno essere preparati è il punto di partenza diciamo, perché poi ci sono ‘na serie di altri fattori d…, che intervengono. Però già saper leggere a prima vista è un vantaggio in alcuni ambienti d… lavorativi, tipo quello televisivo, sicuramente, e lavorare in orchestra. E poi anche una praticità nostra, perché se dobbiamo tirarci giù il repertorio invece che impararlo a memoria possiamo scrivercelo e averlo a disposizione.

E li utilizzi nella scuola.

Li utilizzo nelle scuole dove insegno. L’Ottava ne è la dimostrazione. Insomma cerco anche di farli interpretare. Quindi prendere magari una semplice lettura per rullante e distribuirla su tutto il drum set con l’aiuto di base e il loop.

Senti, so che sei anche endorser di batteria Pearl. Vuoi parlarci dei tuoi strumenti (che hai suonato)?

Sì, eh, ovviamente per me che ho sempre suonato principalmente batterie Pearl, aver ricevuto di endorsement è stato un grosso onore. Quindi ogni volta che mi metto dietro le mie batterie col marchietto della Pearl è sempre un’emozione. Sono strumenti fantastici che consiglio a… quantomeno di provare a tutti perché hanno una varietà di suoni veramente ampia e possono essere adattati a tutte le esigenze musicali. Io… a me capita di suonare, dal jazz, al rock, al pop, al latin e mi trovo benissimo con queste batterie, come con le bacchette VicFirth e i rullanti Drum Art, quindi è sempre un piacere. E le pelli Evans ovviamente.

Non dimentichiamo nessuno.

E non dimentichiamo nessuno.

Senti, un saluto agli amici di Planet Drum che ci stanno seguendo, che vedranno magari quest’intervista e un pensiero su quello che secondo te è il vantaggio, perché ormai è un vantaggio avere internet come mezzo d’informazione, sempre come in tutte le cose se utilizzato in modo moderato.

In modo corretto, infatti hai detto bene, perché può essere anche controproducente perché molte volte siamo portati a vedere un pochino più l’aspetto esibizionistico del nostro strumento, tralasciando quello che in realtà è quello che serve per lavorare. Quindi portare bene il tempo, essere a disposizione del gruppo per far suonare bene gli altri. Questo diciamo nel 70-80% dei casi, poi c’è anche un discorso di espressività solista che comunque va coltivato, secondo me non in maniera predominante sul resto. Però questo è il mio punto di vista.

Grazie di essere stato con noi.

Grazie a voi.

E ci vediamo alla prossima.

Grazie, ciao.

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