Patrizia Cavalli, Io voglio che stravedi
Carne in esilio, che non sta mai
dove vorrebbe stare. Vallo a spiegare.
Devo armarmi per questo di pensieri.
E gli altri corpi, regni lontani e alteri.
Vanno le sue giornate
vanno le mie, così come va
ogni giornata - c’è mai qualcuno
che non abbia le giornate?
E sta là dentro, spesso arretrata,
a volte sbilanciata, ma l’equilibrio
subito tempista la riprende.
Lì resta chiusa e semplice
e mi pensa, ardesia scritta
tutta di me, doganalmente.
Nella distanza di questi giorni, noi
siamo a due passi dall’eternità.
La vita è già pompiera in sé abbastanza.
E tu vuoi fare la pompiera aggiunta?
Se perdo è giusto che io non sia amata.
Perdo perché non sono amata.
Perdo.
Faccio apposta a perdere.
Ho le mie buone ragioni.
Se perdo soffro di perdere, quindi sono spregevole.
Non sono amata perché sono spregevole.
Sono spregevole, non ho speranza di essere amata.
Giocare è spregevole.