Psst...

Do you want to get language learning tips and resources every week or two? Join our mailing list to receive new ways to improve your language learning in your inbox!

Join the list

Italian Audio Request

Malin
645 Words / 1 Recordings / 1 Comments
Note to recorder:

medium speed please

nuovoeutile.it/memoria/ by Annamaria Testa

Prima di continuare a leggere, chiudete gli occhi per un momento e provate a pensare alle prime tre cose che vi vengono in mente se scrivo la parola “memoria”.

…l’avete fatto?
Bene. Forse avete pensato alle poesie imparate a memoria. O che la vostra memoria vi sembra più o meno buona. Forse vi siete ricordati che la memoria si può allenare, proprio come un muscolo (ma sapevate che camminare o meditare migliora la memoria?).
O forse vi è venuto in mente che, quando siete stanchi e avete dormito poco, fate più fatica a ricordare le cose e a impararne di nuove: è una faccenda di chimica del cervello (ma sapevate che uno spuntino di mezzanotte potrebbe danneggiare il processo di “manutenzione della memoria” che avviene durante il sonno?).

Oppure vi siete ricordati di aver letto da qualche parte che esistono diversi tipi di memoria. C’è la memoria a breve termine, o memoria di lavoro: quella che vi permette di non dimenticarvi le cifre di un numero di telefono mentre lo state componendo. C’è la memoria a lungo termine: riguarda tutti i concetti che avete imparato e che vi ricordate, significato delle parole compreso. E poi tutti i ricordi che avete della nostra vita. E poi tutte le informazioni procedurali (come si guida un’automobile. Come si usa un telecomando. Come si cucinano gli spaghetti. E tutti gli altri “come si fa” che sono connessi sia con la quotidianità, sia con le competenze e le attività specifiche che ciascuno svolge).
Ma nella memoria sono immagazzinate anche immagini: posti e facce che riconoscete, per esempio. Ed emozioni. E ricordi di suoni, di odori: Proust ne sapeva qualcosa.

O forse vi si è ripresentato davanti agli occhi un ricordo nitido di quando eravate bambini. Magari, addirittura, il primo ricordo che avete della vostra vita. Potrebbe risalire al periodo in cui avevate due--tre anni. I ricordi precedenti, che riguardano il tempo in cui eravate proprio piccoli, sono stati cancellati: è l’amnesia infantile che colpisce non solo gli esseri umani ma anche gli animali. Già: anche gli animali hanno una memoria, topolini di laboratorio compresi.
Gli scienziati indagano la memoria degli animali, anche se farlo non è semplicissimo perché non li si può certo intervistare sui loro ricordi. Tra l’altro: sembra proprio che non solo gli elefanti ma anche gli scimpanzé, i leoni marini, i gatti e perfino i polpi possano contare su una memoria che, almeno sotto certi singoli aspetti, è migliore della nostra.

C‘è una cosa importante che, a proposito di memoria, potrebbe esservi venuta in mente: la memoria autobiografica (cioè l’intreccio dei ricordi che ognuno ha della propria vita e delle proprie interazioni con gli altri) è una parte importantissima dell’identità. Comincia a emergere nell’infanzia e si struttura come narrazione di sé nel corso dell’adolescenza. È influenzata dal contesto affettivo, culturale e sociale in cui si cresce e si vive (se volete approfondire qui c’è un lungo articolo, in inglese).
A proposito di cose che si ricordano come accadute, conviene fare attenzione alle false memorie: a partire dal caso di Titus, condannato ingiustamente per stupro perché in buona fede e “con assoluta certezza” riconosciuto dalla vittima, la psicologa Elizabeth Lotus, un’esperta di manipolazione della memoria, racconta in una Ted Conference come accade che i ricordi possano venire deformati o modificati a partire da informazioni fuorvianti (occhio: in alcuni momenti la narrazione è piuttosto drammatica).

E ancora: memoria e creatività sono connesse. Come dice Psychology Today, la capacità della vostra memoria di lavoro (cioè, la quantità di cose che riuscite a tenere a mente nello stesso momento) influenza sia la ricchezza e l’originalità della produzione creativa, sia l’abilità di scartare in fretta soluzioni inefficaci o poco originali. Ma c’è un paio di altri aspetti interessanti della creatività che sono connessi con la memoria: ve ne parlo tra qualche giorno, e conto proprio di non dimenticarmene.

Recordings

Comments

Malin
June 9, 2015

Perfetto! Grazie mille!